La tratta di esseri umani è un fenomeno criminale che continua ad affliggere l’Europa e che vede diversi Stati in qualità di paesi origine, transito e/o destinazione. Secondo I dati dell’Unione Europea, circa 16.000 vittime di tratta sono state registrate in Europa solo tra il 2013 e il 2014, di cui il 64% costituito da donne vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale.
L’OIM ha inoltre pubblicato in questi giorni il rapporto: “La tratta di esseri umani attraverso la rotta del Mediterraneo Centrale: dati, storie e informazioni”. Secondo i dati del rapporto, donne e minori non accompagnati di nazionalità nigeriana sono tra le persone più a rischio di essere trafficate con finalità di sfruttamento sessuale. Tra il 2014 e il 2016 il numero di donne e ragazze nigeriane arrivate via mare è aumentato del 600 percento.
Differenza Donna Ong che da poche settimane ha festeggiato i suoi 30 anni di attività, da sempre è impegnata nel contrasto alla tratta di esseri umani agendo sui diversi livelli e con diversi ambiti di azione. L’impegno di Differenza Donna, attraverso le sue operatrici esperte, si articola in progetti tra i quali ricordiamo il Piano Regionale Antitratta Lazio e il Centro Prendere il volo per donne vittime di tratta (finanziati entrambi dal Dipartimento per le Pari Opportunità) e in strumenti altamente operativi come lo sportello presso la commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale e lo sportello presso il Centro Per il Rimpatrio di Ponte Galeria. Fondamentale anche il lavoro di network, particolarmente importante per creare collaborazioni di rete, che possano agevolare il reinserimento sociale e lavorativo, punto cruciale dei percorsi di autonomia e di libertà delle donne sopravvissute alla tratta.
Tolerant, finanziato dal Asylum, Migration and Integration Fund (AMIF), è finalizzato a rafforzare l’integrazione di donne e giovani donne provenienti da paesi terzi vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale, concentrandosi sull’integrazione lavorativa nei paesi di destinazione e dell’Europa in generale. Il lavoro sembra essere infatti il più importante fattore nel processo di integrazione, che consente alle donne di divenire economicamente indipendenti e auto-sufficienti nel lungo periodo. L’integrazione lavorativa si aggiunge alle altre azioni finalizzate a rispondere ai bisogni fondamentali delle vittime (protezione, permesso di soggiorno, supporto psicologico e sociale) e all’assistenza legale durante i procedimenti di fronte alle autorità.
Sviluppando una rete di cooperazione transnazionale per l’integrazione nel mondo del lavoro, fornendo alle donne servizi di supporto integrati e che includano un’ottica di genere, sensibilizzando datori di lavoro, agenzie per l’impiego, parti interessate e decisori politici sull’importanza di facilitare l’accesso delle donne al mercato del lavoro, Tolerant mira a garantire in modo efficace alle donne indipendenza, sicurezza e dignità umana.
“Per noi di Differenza Donna – dichiara la Presidente Elisa Ercoli – sono fondamentali tre punti strategici per contrastare efficacemente la tratta: il primo è modificare la narrazione sull’immigrazione e sulla piaga della tratta, restituendo verità e umanità al fenomeno. Poi occorre liberare tutte le vittime di questo drammatico fenomeno dallo sfruttamento e dal terrore in cui vivono. Infine liberare i territori dall’oppressione criminale delle mafie e della criminalità organizzata che della tratta fanno un business di morte e tortura.”
“Il lavoro fatto da noi attraverso progetti come PRAL, finanziato dal DPO con la Regione Lazio capofila e 11 grandi realtà impegnate sul campo, ci ha restituito la certezza che il lavoro di metodo che abbiamo impostato è giusto ed efficace. Progetti come Tolerant ci consentono di proseguire su questa strada affinando competenze, sensibilità e network con i quali è realmente possibile contrastare la tratta.”